martedì 13 gennaio 2009

documento di chi rinuncia alla scissione pur appartenendo alla mozione Vendola

pubblichiamo il documento dei dissidenti interni alla mozione 2 che contrariamente ai loro referenti hanno scelto di NON uscire, per ora, dal partito.
nonostante il documento contenga affermazioni che NON ci trovano daccordo, apprezziamo la scelta di restare nel partito per proseguire con una battaglia dialettica (come sarebbe naturale in un partito come il nostro) il tentativo di contrastare la linea maggioritaria.
altro giudizio invece riserviamo a chi approfittando strumentalmente della scelta democratica del partito di licenziare Sansonetti ha scelto di uscire dal partito per tentare un altro percorso politico... ovviamente, dopo tutto il veleno versato su di noi non gli auguriamo buona fortuna
PER CONTINUARE IL CAMMINO DI RIFONDAZIONE PER LA SINISTRA

Siamo compagne e compagni che nel Congresso di Rifondazione Comunista hanno sostenuto la mozione Rifondazione per la Sinistra e siamo tuttora convinti che le ragioni di fondo di quella battaglia politica siano più che mai valide. Lo confermano,peraltro, le grandi novità che sono intervenute dal Congresso ad oggi: la più grave e profonda crisi dello sviluppo capitalistico dal '29 ,il dispiegarsi nel nostro paese di un movimento di enorme portata per ampiezza e unitarietà dei soggetti coinvolti (precari, studenti, insegnanti, genitori) contro l'attacco ai diritti del lavoro ed alla scuola e università pubbliche e la ripresa di un protagonismo di lotta dei lavoratori e delle lavoratrici anche attraverso le scelte operate dalla CGIL e dal sindacalismo di base , che hanno visto nella importante partecipazione allo Sciopero Generale del 12 dicembre una tappa straordinaria.
Questi fatti richiedono che il nostro Partito operi un salto di qualità della sua azione e della sua proposta politica. Le stesse caratteristiche di questi movimenti, a partire dalla rimarcata volontà di autonomia,se non addirittura di indipendenza, dalle forze politiche e dalla capacità di opposizione e di progettualità propositiva, ci pongono nuovi interrogativi e sollecitano una riflessione urgente circa le modalità e le forme organizzate della politica..Allo stesso tempo non si può ignorare il fallimento del progetto politico che ha portato alla nascita del Partito Democratico e l'esplodere di una nuova questione morale, figlia di quella concezione della politica ridotta ad amministrazione dell'esistente. Questo dato ci pone dunque un problema inedito: come favorire la ridislocazione di forze che pure in quel progetto si erano riconosciute e renderle partecipi del processo di ricostruzione di una Sinistra del XXI secolo . L'attuale maggioranza che dirige il Partito e la linea scaturita dal Congresso di Chianciano e riaffermata dalla relazione del segretario all'ultimo C.P.N. non esprimono una proposta politica all'altezza di questo compito. Anzi, vi è un serio rischio di una vera e propria deriva minoritaria, come evidenziano tra l'altro i continui attacchi, da parte di settori della maggioranza, a tutti quegli elementi di innovazione politico/culturale che hanno caratterizzato il percorso della Rifondazione Comunista negli ultimi anni. Per questo riteniamo importante costruire e sviluppare una forte iniziativa politica sia nel Partito che nella società per contribuire all'avvio di un processo costituente della sinistra. Per questi stessi motivi siamo contrari ad ogni ulteriore divisione della sinistra o di troppo generici processi unitari . Un processo di ricostruzione della Sinistra e di un suo progetto autonomo e alternativo di società è il compito dei comunisti e delle comuniste in questa fase storica e questo non può avere né i tempi delle prossime elezioni amministrative ed Europee né l'indeterminatezza dell'agire politico. Un progetto autonomo di società significa anche non essere subalterni ad una visione che vede solo nel ruolo di Governo, che casomai sta nelle scelte tattiche come quello delle alleanze, il terreno della ridefinizione di una sinistra non minoritaria. La costruzione di un nuovo soggetto politico, unitario e plurale della Sinistra sarà lo sbocco di un lavoro che deve ripartire dal cuore della crisi della sinistra, cioè dal suo reinsediamento sociale e territoriale e dalla sua risintonizzazione con i bisogni e i sogni delle persone, e non certo il prodotto di qualche escamotage politicista e centralista, che peraltro era già fallito con la Sinistra Arcobaleno. Si tratta di costruire nel vivo dei movimenti sociali e di una dura lotta di opposizione alle politiche delle destre questo processo intrecciandolo con una nuova idea di sviluppo per l'umanità che superi radicalmente la vecchia idea che il "socialismo" competeva con il capitalismo nella capacità di determinare una maggior crescita quantitativa. Questo compito non lo possono assolvere in solitudine i Comunisti e le Comuniste, poiché si tratta di rielaborare ed intrecciare i nodi che a partire dal conflitto capitale/lavoro sappiano generare un progetto di società che costruisca una nuova qualità della vita, una nuova dimensione delle libertà e dei diritti, un nuovo rapporto con la natura e tra i generi. Con questo documento vogliamo dunque contribuire a questo dibattito ed a far sì che le differenze non portino a disperdere il patrimonio comune ma a trovare nuove forme per continuare insieme. Ecco perché in coerenza con la battaglia congressuale proseguiamo il nostro impegno politico in e da Rifondazione Comunista.

PRIME ADESIONI
Componenti CPN - CNG
BOTTINI ANTONIETTA, CAPRILI MILZIADE, CASSANO LUCA, D'ALESSANDRO ANTONIO, LOCATELLI EZIO, PROVERA MARILDE, RAPPA ROSARIO, RINALDI ROSA, ROCCHI AUGUSTO, ROCUTTO SARA, SCHIAVON GIANLUCA, SODANO TOMMASO, TECCE RAFFAELE, VALENTINI SANDRO, CAIROLI ERNESTO cpf Milano, CANONICO ANDREA cpf Avellino, COLINI MARCO direttivo circolo San Basilio Roma, FALCINELLI STEFANO cpf Perugia, GALLERANO FRANCO cpf Roma, LISCHI ALESSIOcpf Prato, LORIA DANILO circolo Reggio Calabria, MANNI PIERO Cons.reg.puglia, MELAPPIONI MARINA cpf Ancona, MULBAUHER LUCIANO cons.reg.Lombardia, MUSUMECI FRANCO segret.prov. Salerno, PENSABENE GIOVANNI cpf Asti, ROMITO ROBERTO pres. cpf Asti, ROSATO GUIDO cpf Venezia, TUCCILLO BERNARDO ass.prov.le Napoli

2 commenti:

Anonimo ha detto...

So per certo che Turigliatto, Ferrando e Ferrero, stanno tramando per farsi raccomandare e prendere un certo treno con un certo Lenin. Gli è giunta voce che si farà la rivoluzione nelle grandi russie dello zar, e questa volta costi quel che costi ci vogliono essere. E che cazzo, mica fessi i ragazzi.

Anonimo ha detto...

dici che ....non ci resta che nello sperare nei cronici ritardi dei treni italiani !! ??
..temo che turigliatto e ferrando ci andrebbero anche a piedi, Ferrero dovrà saltare l'occasione perchè è tutto preso a difendere il partito dai microcefali che si aspettano di vederci sfilare come l'armata rossa

nino