lunedì 29 dicembre 2008

la memoria corta di Israele


a nulla è servita la drammatica esperienza che il popolo Israeliano ha vissuto ..anzi si direbbe che ne hanno tratto insegnamento e ne stanno riproponendo le brutture.
che altro è la striscia di Gaza se non un ghetto ? un ghetto nel quale hanno costretto il popolo Palestinese ottenendo l'effetto contrario a quello che sostengono di ricercare.
Quale popolo starebbe a questo gioco assurdo senza provare a ribellarsi ?
Hamas, che ha vinto LEGITTIMAMENTE le ultime elezioni, applica metodi discutibili certamente ma sono gli unici metodi che gli restano per perorare la propria causa, gli unici metodi che il mondo occidentale, accettando tacitamente che Israele applichi il suo "sistema" , fomenta e provoca.
Israele non ha mai cercato la Pace, Israele vuole solo espandere il proprio territorio nel quale ormai ci sta stretto, un territorio che gli è stato concesso e del quale da subito ha forzato i confini.
A parlar male di Israele si incorre spesso in giudizi di antisionismo, ma l'evidenza dei fatti non può essere ignorata.
Usa Gb e gran parte del mondo occidentale, anche l'Italia, ha sempre appoggiato o, nella migliore delle ipotesi tollerato qualunque azione Israeliana.. la causa Palestinese viene sempre "allegata" alle azioni di Hamas considerata una organizzazione terroristica.
Il ghota della finanza mondiale è in mano Ebrea, la loro cultura, il loro innato senso degli affari, la loro disciplina ne fa una razza che può (che raccapriccio !), ritenersi superiore alla altre, la loro spietata arroganza (per garantire la propria agricoltura hanno lasciato senza acqua non solo la Palestina ma anche la Giordania e il Mar Morto che ha nel Giordano il suo principale affluente) nel gestire le proprie priorità hanno spesso suscitato malumore nel resto del mondo.. senza tuttavia provocare altro.
Gli Usa hanno posto il veto su qualunque "risoluzione" i paesi dell'ONU varassero, il che ne ha fatto una nazione che sente d'avere carta bianca.
ma è giunto il momento che qualcuno alzi la voce !

sabato 27 dicembre 2008

un anno da non dimenticare



il 2008 sta per esaurire il suo percorso, per certi versi è stato un anno malefico, per altri è stato pregno di eventi che passeranno alla storia.
Olimpiadi Cinesi, Betancourt, Obama, Mumbay, solo per accennare ad alcuni eventi che resteranno certamente nei ricordi di molti se non di tutti, ma noi voleremo bassi occupandoci del nostro piccolo, non senza prima aver accennato alla scomparsa di Curzi che comunque ha avuto un peso determinante nella vita del partito ma anche di gran parte del giornalismo nazionale che a lui deve un diverso modo di dare le notizie.
ma tornando a Novate quest'anno ci ha visti, forti del numero costante di iscritti, presenti in tutte le iniziative cittadine che hanno segnato positivamente, per quanto erano attese, il 2008. Rifondazione si è schierata contro la ristrutturazione del Parco Ghezzi così come si è schierata a difesa dei Nidi comunali e del Centro Incontri, non abbiamo dato tregua all'amnministrazione sulle problematiche inerenti a MERIDIA e a POLI'. Nonostante la batosta delle elezioni che ci ha visti schiacciati ad un 3% lontanissimo dal 7% a cui eravamo arrivati, il nostro circolo non ha perso la voglia di combattere e ritenendo la batosta politica frutto di scelte politiche (della direzione nazionale) quantomeno discutibili è ripartita dal basso come dalle indicazioni emerse dal congresso nazionale.
Da qui la prima grande iniziativa di distribuzione di generi alimentari a prezzi da produttore e l'idea di fondare un G.A.P. ovvero un GRUPPO DI ACQUISTO POPOLARE che saltando le figure intermedie riesce, contattando direttamente i produttori, ad ottenere prezzi che possono essere anche della metà rispetto al mercato.
Ci sono problematiche locali che ancora si dovranno approfondire e per questo è già pronto un programma elettorale che potete leggere qui sotto, ma c'è anche la ormai assodata certezza che la prossima tornata elettorale ci vedrà pressochè solitari rappresentanti della reale opposizione alla destra.
le "forze" politiche che presumibilmente stanno alla sinistra del Pd (dal quale erano uscite non molto tempo fa) si sono rivelate di fatto parallele ad esso, i movimenti Ambientalisti hanno deciso di "saltare" questa tornata elettorale.. e staremo a vedere se sarà vero, l'associazione di cittadini che si sono impegnati alla ricostituzione di una SINISTRA unita non tengono conto del fatto che sebbene qualche obiettivo potrebbe essere comune resta l'insormantabile ostacolo di un Pd che vuole correre da solo ad ogni costo ..a meno che non si accetti in toto il loro programma ed il loro candidato sindaco
Vanno inoltre sfatate le leggende che vedono l'opposizione ombra protagonista di una seria opposizione, due casi su tutti la dicono lunga sulle reali tendenze dei nostri ormai lontanissimi cugini, la loro astensione sull'interruzione dei lavori del Parco Ghezzi e il loro Ok al ripianamento dell'ennesimo buco nella gestione economica di Polì.. e poco importa se poi le loro posizioni, a seguito di probabili malumori interni, sono state cambiate.. quel che conta è ..l'idea originaria che sta alla base della loro visione della politica, una visione che anche a livello nazionale ormai si identifica con un liberismo soft che non può essere la soluzione dei problemi delle famiglie italiane.
il 2008 resta comunque un anno da non dimenticare se non altro per l'insegnamento da cui la sinistra italiana, almeno per quanto ci riguarda, ha appreso che abbassare la guardia quando si ha che fare con un governo di padroni è una scelta che porta inesorabilmente a subire un K.O.

lunedì 22 dicembre 2008

IL CIRCOLO RIFONDAROLO

"STEVE BIKO"

AUGURA A TUTTI UN SERENO PERIODO DI FESTE

ED UN ALTRETTANTO SERENO FUTURO


venerdì 19 dicembre 2008

RIFONDAZIONE E' PRONTA



la politica locale spesso si discosta da quella nazionale, spesso le strategie che connotano i partiti a livello nazionale vengono adattate ad altre consuetudini politiche locali. Novate per lunghi anni ha visto le forze di sinistra collaborare nel governare il paese, Rifondazione ha sempre mantenuto fede all'impegno di sostenere l'amministrazione a costo di ripetute e a volte indigeribili astensioni.
Spesso le nostre linee politiche e quelle del partito che già da allora aveva intrapreso un lungo e profondo cammino di traformazione ( che lo allontanava sempre di più dall'etica che lo aveva visto formarsi e nascere). il Pd con tutte le sue precedenti incarnazioni si è reso sempre più simile a quel centro che lo vedeva antagonista combattivo, ed oggi, dopo che Veltroni ne ha limitato ulteriormente il campo visivo si trova in acque torbide che hanno la stessa fonte di quelle in cui abitualmente naviga il peggior potere dalla prima Repubblica in qua.
L'aggravante di questa situazione, dal nostro punto di vista, è che NOI fin da subito avevamo percepito la labile differenza programmatica che lo divideva dalla forza predominante del centro destra. Ancora oggi assistiamo a scene che un partito che ha avuto tra i suoi militanti i padri fondatori della Repubblica dovrebbe evitare, il caso Villari è una rappresentazione squallida delle priorità effimere a cui Veltroni ha condotto il partito. La loro legittima scelta di correre da soli alle politiche, ha avuto senso (dal loro punto di vista) solo nei primi momenti della competizione elettorale, ma molto prima della data fatidica delle votazioni, era palese che le forze a disposizione non sarebbero state sufficienti , pertanto un'analisi onesta della situazione avrebbe dovuto indurre Veltroni a indicare un "voto utile" al senato per la sinistra arcobaleno, un voto che avrebbe consentito ai partiti d'opposizione di rendere impossibile la governabilità del Silvio nazionale.
Stessa cosa sta succedendo a Novate, il Pd ha subordinato ogni contatto con noi alla totale accettazione del loro programma e del loro candidato sindaco, condizione che non poteva assere accettata, pertanto ancora una volta ci si accinge alle elezioni amministrative in ordine sparso.
Ognuno fa da se e non importa se qualche punto del programma poteva essere condiviso, e sopratutto se l'obiettivo primario di questa votazione era ed è BATTERE LA DESTRA
i Verdi hanno deciso di "saltare" questa tornata elettorale, tentando un affiancamento del Comitato per il Parco Ghezzi, che pure ci ha visto tra i promotori nonchè finanziatori, Sinistra Democratica ancora attende un cenno da parte del Pd, il Pdci ha deciso di condividere il nostro percorso.. ma per loro stessa ammissione le forze sulle quali possono contare.. non sono molte.. pertanto eccoci qui ancora una volta presi a rappresentare l'unica vera opposizione presente nell'Aula Consiliare.
Quel che ci fa rabbia è la superficialità dei molti elettori che fanno riferimento alla sinistra, che ancora accusano RIFONDAZIONE d'esser causa di tutti i mali della sinistra.
In verità vi è una altra "entità" che si propone nel ruolo di collante di tutte le forze della sinistra, trattasi di un comitato di cittadini autodenominatosi "RinNovate" che si è autoattribuito l'iniziativa di far incontrare i partiti dell'opposizione presenti sul territorio, non tenendo conto che ciò è già avventuo ed è fallito.. non ce ne vogliano ma è un film già visto.. ma come nelle precedenti amministrative noi siamo disponibili, se ancora ce ne fosse bisogno e spazio ad ogni tentativo.
il nostro programma è pronto da tempo, NOI non ci nasconderemo dietro un simbolo diverso mantenendo le nostre identità, il paese ha bisogno di una opposizione seria e reale, il Pd ha dapprima sorvolato sul deficit Polì votando per la copertura del buco salvo poi ravvedersi, in seguito si è astenuto quando NOI (non loro come dicono nei loro documenti ufficiali) abbiamo costretto Silva ad un consiglio comunale straordinario sui lavori nel Parco alla fine del quale da SOLI abbiamo votato contro.
Noi non demordiamo, ci anima la voglia di rendere dura la vita alla destra, da soli sappiamo già che la cosa sarà di difficile attuazione per questo abbiamo bisogno di tutti voi, ripartiremo dal basso per arrivare in alto

lunedì 15 dicembre 2008

amministrative, quale programma propone PRC ?

In occasione di elezioni i programmi politici dei partiti di solito sono ROBOANTI CONTENITORI di aria fritta.
RIFONDAZIONE, pur nella rassegnata consapevolezza delle difficoltà che avrà nell'affermarsi sui livelli delle precedenti amministrative, ma convinta che l'attuale percentuale di gradimento sia dovuta ad una situazione politicamente confusa e transitoria, propone un programma che tiene fede alla propria onestà intellettuale che non gli consente di "spararle grosse" ma semplicemente di attenersi a ciò che è possibile e a ciò che rappresenta il bene dei cittadini.
tenendo conto che sono in corso contatti con le altre forze politiche a sinistra del Pd (il quale ha subordinato ogni nostra proposta di collaborazione all'accettazione in toto del loro programma e del loro candidato sindaco)
proponiamo qui di seguito una sintesi del PROGRAMMA invitandovi a contattarci per approfondirne gli aspetti strutturali:
WELFARE

riequilibrio standard servizi

INFORMANZIANI (numero verde e lista di servizi convenzionati)

OMNICOMPRENSIVO istituto scolastico che sostituisca quelli già presenti nella zona di Via Baranzate, che verrebbero recuperati e destinati ad associazioni

ORGANIZZAZIONE E PROMOZIONE GRUPPI DI ACQUISTO SOLIDARI

VIABILITA'

ciclopedonabili protette Nord Sud, Est Ovest

coordinamento permanente con i comuni limitrofi per risolvere le problematiche Rho-Monza e non solo

collegamenti MM3- Città della Salute

potenziamento orari mezzi Atm e istituzione di navette ecocompatibili di collegamento cimiteri-biblioteca-stazione nord

DEMOCRAZIA PARTECIPATA

istituzione di un assessorato (senza portafoglio) che si occupi dei rapporti con i cittadini

divisione di Novate in Rioni definiti territorialmente che nomineranno un proprio rappresentante che faranno da referenti e presenteranno periodicamente le istanze del proprio rione

RISORSE

ASCOM aumento carichi di servizi forniti e ridimensionamento della sua autonomia

studio di fattibilità di dismissione/ritrattazione termini di accordo dell'impegno pubblico da Poli e Meridia

URBANISTICA


difesa parco agricolo
prezzi calmierati e convenzionati per eventuali nuovi insediamenti abitativi conseguenziali alla Città della Salute

per saperne di più contattarci è facile attraverso questo blog o tutte le domeniche mattina presso la nostra sede di via Repubblica 64

venerdì 12 dicembre 2008

la piazza c'è




grande giornata per Cgil, lo sciopero generale ha riscosso un adesione enorme tra i lavoratori, finalmente un sindacato che scende in piazza CONTRO il governo.. contro l'essenza del sistema che questo governo propugna.
i lavoratori di tutta italia hanno occupato 100 piazze con i loro cortei per dire basta BASTA a questo stato delle cose, BASTA accontentarsi del meno peggio e accettare accordi che stanno "nei paletti" che il governo e confindustri piantano.
è l'ora di riprendere la lotta e non è una contraddizione farlo proprio ora che il mondo occidentale attraversa una delle peggiori crisi di sitema che la storia ricordi, non è fuori luogo farlo ora proprio perchè nonostante la crisi il sistema risponde riaffemrando le proprie priorità tralasciando acnora una volta di occuparsi di chi il mercato lo crea, lo produce e lo consuma i LAVORATORI !!
forse è tardi, forse.. non basta uno sciopero ma è un inizio che speriamo preluda ad una stagione di iniziative che contrastino il pensiero globale, che vede il lavoratore relegato all'ultima ruota del carro.. carro che senza di lui non farebbe un metro !

martedì 9 dicembre 2008

UNA INIZIATIVA CON I FIOCCHI..DI NEVE !!










GRANDE SUCCESSO DELL'INIZIATIVA DI RIFONDAZIONE COMUNISTA E LA LIBERA ASSOCIAZIONE TOUCC INSEMA









un mercatino popolare a beneficio di un target popolare che ha dato la possibilità alla cittadinanza, intervenuta numerosa, di rislvere il problema regali natalizi con un cifra consona al momento di crisi che


paese attraversa




è stato un momento di allegria e di condivisione, di festa per i bambini che hanno partecipato ad un laboratorio con il grande Giorgio dell'accademia del giocattolo antico ed hanno ascoltato la favola che Maga Manu ha raccontato loro, poi grande merendone per tutti grandi e piccoli.


l'impegno a riproporre iniziative simili è stato preso da tutti i partecipanti, Rifondazione con la propria capacità di organizzare e Toucc Insema con la capacità di proporre lavori, gli eventi collaterali mirano a dare alla cittadinanza quello che le istituzioni non danno, in quest'ottica il concerto dei "Conservatorici" è stato apprezzato e goduto dalla fascia giovane a cui Silva & co hanno sottratto l'unico spazio a cui avevano accesso.. questa è la strada quindi ARRIVEDERCI ALLA PROSSIMA


..prossima che prevedibilmente sarà in primavera e alla quale già da ora invitiamo chiunque voglia presentare i propri manufatti..

NON ABBIATE PAURA

venerdì 5 dicembre 2008

Partito democratico ..se ci sei batti un colpo


a volte si ha l'impressione che dietro la prosopopea che il Pd mette nei suoi documenti ci sia una punta di studiata malafede.

qualche giorno fa il Pd ha riunito le proprie forze per fare il punto sulle prossime amministrative, il documento che il loro segretario ha firmato è il solito pamphlet di retorica che i documenti politici ufficiali (in verità di tutti i partiti.. a volte anche del nostro) spesso sono.

ma c'è un punto in cui il dubbio che la loro voglia di strafare e di apparire protagonisti sia studiata ci assale.. ed è il punto in cui si accenna al merito di aver portato in consiglio comunale la faccenda "Parco Ghezzi".


al di là dell'evidenza concreta che vedeva, in pieno agosto, Rifondazione e Verdi davanti ai cancelli del cantiere del parco.. è sufficente andare sul sito del Comune di Novate, alla pagina Delibere del consiglio comunale.. cercare quella relativa al taglio degli alberi per scoprire che :

Roberto Poggi consigliere di RIFONDAZIONE è stato l'artefice dell'iniziativa e che il Pd pur presentando a sua volta una inerrogazione in merito alla fine si è ASTENUTO consentendo un bel 12 a 1 (Poggi) a favore della giunta di Silva che ha così bocciato l'iniziativa del NOSTRO Roberto Poggi.

Ora, tutti possono raccontare i fatti come vogliono.. ma per cortesia l'evidenza SCRITTA delle cose in questo caso PARLA PER NOI

mercoledì 3 dicembre 2008

Perchè ci diciamo Comunisti

RIPROPONIAMO UN ARTICOLO DI PAOLO FERRERO che serve a chiarire il progetto che Rifondazione Comunista, fin dalla sua nascita ha scelto di perseguire

Una risposta sul comunismo

(uscito domenica 2 novembre, su Liberazione)

Perché ci diciamo comunisti
Da un po di tempo Liberazione pubblica con grande rilievo articoli che chiedono di abbandonare il nome comunista. Al fondo la tesi riproposta in varie salse è che la parola comunismo è inutilizzabile perché l’esperienza storica concreta ne ha stravolto il significato. Tra chi propone di abbandonare il nome comunista vi è chi si pronuncia a favore del nome sinistra, chi a favore del socialismo, chi non propone nulla. Tutto questo si intreccia con un altro filone di dibattito che propone di andare oltre il Partito della Rifondazione Comunista, per fare un altro partito, per fare un’altra cosa che non sia un partito, etc. Le argomentazioni portate mi pare ripropongano un po’ stancamente quanto già sostenuto da Occhetto e dai suoi sostenitori dopo l’89 ma tant’è, come si sa la prima volta la storia si presenta come tragedia, la seconda come farsa.Per quanto mi riguarda io la penso così:Il concetto di comunismo ha una storia che travalica le vicende del secolo breve. Non voglio qui affrontarlo. Mi pare invece utile sottolineare come in Italia il gruppo dirigente comunista alle origini si è formato nella vicenda dell’occupazione delle fabbriche e valorizzando la costruzione dei consigli di fabbrica. Nel corso della guerra ha saputo dar vita ad un movimento di resistenza antifascista unitario e democratico che ha contribuito a liberare l’Italia e a dare al nostro paese un assetto democratico strutturato attorno ad una carta costituzionale assai avanzata. Successivamente i comunisti hanno variamente lottato e con una certa efficacia contro lo sfruttamento e per la giustizia sociale. Un terzo degli elettori italiani è arrivato a dare fiducia ad un partito che si chiamava comunista e che poneva la questione morale come punto non secondario della riforma della politica. Rifondazione comunista nel suo piccolo è stata presente nei vari conflitti che hanno percorso il paese ed è stata in grado di collocarsi positivamente nella grande stagione nel movimento no global. Il tutto cercando di intrecciare le lotte per i diritti sociali con quelle per i diritti civili, lotte operaie e lotte ambientali, lotte per la redistribuzione del reddito con le lotte contro la mercificazione delle persone, dell’ambiente, delle relazioni sociali. In altri temini la parola comunismo in Italia è legata alle battaglie per la giustizia e la libertà. Dopo l’era craxiana non mi pare si possa dire lo stesso per la parola socialismo.La parola sinistra ha storicamente un significato positivo nel nostro paese. Ha a mio parere un difetto e cioè che si tratta di una coperta che copre molte cose. Ad esempio all’interno del partito democratico vi sono persone e posizioni che si definiscono di sinistra che sono però anche variamente confindustriali e per nulla anticapitaliste. La parola sinistra cioè da sola non definisce una posizione chiara dal punto di vista della divisione di classe della società ne dal punto di vista della volontà di superare il capitalismo; tant’è che negli anni scorsi abbiamo giustamente detto che esistevano due sinistre, quella moderata e quella radicale o alternativa o antagonista. Da questo punto di vista il definirsi di sinistra e comunisti mi pare rappresenti un modo chiaro per dire da che parte si sta. Siamo di sinistra ma siamo anche Comunisti, cioè lottiamo contro lo sfruttamento, quando serve anche contro il Vaticano e ci battiamo per il superamento del capitalismo. Dirsi comunisti è quindi una risorsa per qualificare il nostro essere di sinistra. Porre il tema del comunismo siginifica porre il nodo della rivoluzione, del cambiamento radicale dello stato di cose presenti. Tant’è che quando taluni esponenti del centrosinistra affermano di non voler mai più fare accordi con liste che contengano la falce e il martello lo dicono non certo per la nostra storia ma perché siamo concretamente, politicamente, qui ed ora, anticapitalisti.Questo per quanto riguarda l’Italia. I comunisti però, in particolare quando hanno preso il potere, hanno anche fatto grandi disastri. Lo stalinismo ha contraddetto radicalmente le aspirazioni di giustizia e libertà del movimento comunista.
Per questo ci siamo chiamati Rifondazione Comunista.
Non solo il nome di un partito ma un progetto politico: rifondare il comunismo avendo fatto fino in fondo i conti con lo stalismo. Riconosciamo che la storia dei comunisti e delle comuniste è la nostra storia, ne abbiamo analizzato gli errori e gli orrori al fine di non ripeterli. Rifondazione e Comunista sono quindi due termini che si qualificano a vicenda, ci parlano della persistenza ma anche della discontinuità, ci parlano della contraddittorietà del nostro tentativo di andare oltre il capitalismo nel nostro essere fino in fondo uomini e donne di questo tempo. La rifondazione del comunismo è quindi il progetto politico che abbiamo scelto quando Achille Occhetto ha sentenziato che il comunismo era solo un cumulo di macerie. Nulla vieta che altri oggi la pensino come Occhetto ma a me francamente pare che i guai che abbiamo avuto negli anni scorsi non siano derivati dal nostro nome ma piuttosto dai nostri errori politici, in primo luogo la scelta di andare al governo.Io penso quindi che oggi sia più necessario di ieri dirsi comunisti, di rifondazione comunista. E’ il nome che meglio di qualunque altro definisce qui ed ora il nostro anticapitalismo e la nostra autonomia da un ceto politico che si definisce di sinistra ma con le cui prospettive politiche abbiamo poco a che spartireE’ evidente che si potrebbe continuare ad argomentare a lungo ma voglio utilizzare lo spazio che mi resta per sollevare un paio di quesiti.In primo luogo è evidente che la discussione dovrebbe cominciare da qui, cioè dalla rifondazione comunista. Si tratterebbe di aprire una discussione non a negativo ma a positivo. Si tratterebbe di ragionare su come rendere al meglio oggi la prospettiva comunista. Di come la nostra azione non si possa situare solo al livello politico della rappresentanza. Di come si ridefinisca la politica comunista in relazione ai movimenti, alle mille vertenzialità, alle forme di mutualismo. Di come si intreccino oggi i diversi conflitti e come possono interagire in una prospettiva di superamento del capitalismo. Di come si possa affrontare la crisi capitalistica poponendo il tema del controllo sociale dell’economia ed evitando la guerra tra i poveri. Di come si intrecci la lotta per il salario con quella per il reddito sociale con la lotta contro la mercificazione di ogni ambito sociale, e così via. Il dibattito di cui avremo bisogno non riguarda la ripetizione dell’occhettismo ma l’approfondimento della prospettiva della rifondazione comunista.