giovedì 9 ottobre 2008

PIU' MERCATO MENO STATO

Questo era il motto dei fautori del "mercato libero" ora, il teorema è crollato, lo stato tappa i buchi di questa scellerata etica e li tappa con i soldi pubblici di tutti !
le priorità di queste amministrazioni per lo più espressione di quella stessa etica sono quelle di non permettere che il castello crolli, senza, e questo è diabolico, parlare di NUOVE REGOLE che ne determino il funzionamento.
non può certo bastarci che i soldi impiegati per garantire liquidità alle banche siano vincolati all'intestazione di azioni delle banche interessate, infatti subito dopo si dichiara che tali azioni NON DARANNO L'ACCESSO al voto nei consigli di amministrazione, il che equivale a dire SOLDI PUBBLICI VERSATI A FONDO PERSO !!
Del resto il percorso è obbligato, salvare questi buffoni è una scelta che non può essere evitata, troppi italiani andrebbero inconsapevolmente a rimetterci.
Ma cogliere l'occasione per riscrivere le regole entro le quaili il "libero mercato" debba muoversi doveva essere imperativo, fissare un ETICA compatibile con il resto del mondo, che non risponda alle sole regole del denaro, DOVEVA essere una opzione a cui i governi non avrebbero dovuto rinunciare -
Di pari passo Berlusconi e il suo esecutivo nasconde tra le righe di un decreto l'impossibilità di mandare in galera TANZI e soci.
NULLA DI NUOVO SOTTO IL SOLE !!

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