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è spaventosa la perseveranza con la quale il governo attacca le basi della democrazia, l'ultimo attacco al diritto di sciopero ha della delittuoso.
solo un paese come il nostro sopporta una tale carica devastatrice nel quasi totale silenzio, silenzio non di parole che sono facili a tutti ma silenzio dei fatti.
del resto "l'opposizione" ha in se il seme di una "riforma" così.. antidemocratica, ICHINO giuslavorista pdessino rivendica la primogenitura di un progetto di riforma in tal senso.. come di altre sue boutade ne va fiero.
ma cosa ci saremmo aspettati noi di RIFONDAZIONE ? semplicemente la mobilitazione ferma.. forte, anche solo dialettica, di tutte le forze politiche e sindacali. il diritto di sciopero non si tocca, ne va ulteriormente regolamentato, già ora scioperare ha un ritorno poco più che figurativo, ogni ulteriore intervento sulla sua regolamentazione ne annullerebbe qualunque senso.
per questo appreziamo i "toni" decisi di Epifani che finalmente sembra essersi svegliato dal torpore, e come RIFONDAZONE.. siamo al fianco di CGIL in ogni sua azione svolta a combattere questa inammissibile riforma
By -->Febbraio 25, 2009
Paolo Ferrero
Le nuove regole per gli scioperi nei servizi pubblici (sciopero virtuale per i servizi essenziali, obbligatorio un referendumconsultivo preventivo) sono gravissime e inaccettabili. Si vuole portare così a compimento l’attacco al lavoro e alla democrazia alla base dell’accordo separato sulla contrattazione, si vuole distruggere l’autonomia del sindacato e la possibilità che questo ha di organizzare i lavoratori.
Queste norme raffigurano un vero tentativo, da parte del governo, di controriforma costituzionale, che viola il principio del diritto di sciopero sancito dalla Costituzione e la libertà dei cittadini. Contro provvedimenti di tal genere invitiamo tutti i sindacati alla lotta. Come Rifondazione comunista siamo pronti sin da subito alle barricate, contro un provvedimento simile.